calde visioni estive


La calura oggi non da tregua.
In giro si vede poca gente accaldata e annoiata.
Inoltre, stasera gioca l’Italia e l’attenzione di tutti è rivolta ai nostri azzurri
in quel di Germania che dovranno affrontare una Spagna molto forte e competitiva
La serata a lavoro non è di certo frenetica,
arrivano poche comande e pochi piatti da lavare.
la frenesia di sabato scorso sembra passata
visto che i pochi clienti presenti hanno richiesto di guardare la partita,
accendiamo i televisori interni per permettere la visione a tutti.

entro ed esco dalla cucina in cerca di aggiornamenti sulla partita.
Fuori ci sono persone ai tavoli che invece di consumare sono seduti a guardare la partita
e non sanno se soffrire per il caldo o per la nazionale.

Si rompe la macchinetta della granita e arriva il signor Franco, coadiuvato
dal signor Alfredo che svolge la mansione di maitre di sala, cuoco, aiuto cuoco, e cameriere. a sistemare la macchinetta.
I due cominciano a smontare la macchinetta per scoprire il danno muniti di spray, grasso per lubrificare, cercafase e vari giravite.
Ai due non interessa più la partita e si concentrano sulla macchinetta che ha il motorino bloccato e emette strani rumori.

finisce il primo tempo della partita tra la sofferenza dei clienti che non sopportano il caldo e la Nazionale di calcio che gioca male e fa arrabbiare tutti.

Al secondo tempo, parte dello staff continua ad assistere trepidante sia alla riparazione della macchinetta sia della partita della Nazionale con uguale trepidazione e ansia.

Io mi appassiono più alla macchinetta e agli sforzi del signor Alfredo che smonta ogni parte della macchinetta in cerca della soluzione del problema.
Quasi inaspettatamente, arriva la signora Giosina per assistere alla partita della Nazionale nonostante l’attenzione di tutti sia concentrata sulla macchinetta da riparare.

Giosina urla e sbraita contro gli spagnoli e fa un tifo scatenato da stadio.
Con lei c’è la signora Amanda che tifa e si lamenta del caldo allo stesso modo,
sbuffando e sbraitando e esclamando di tanto in tanto:
“Miii, che caldo e che partita brutta!”

ritorno in cucina a pulire piatti e preparare la frittura quando d’improvviso,
sento la signora Giosina urlare come una indemonita.
Non capisco se ha segnato la Spagna o l’Italia ma intuisco che sia cambiato il risultato della partita mentre la macchinetta non da segni di cambiamento e rimane
smontata, anzi sventrata, in mezzo alla sala vuota dato che i pochi clienti sono fuori a guardarsi la partita.

Ritorno di corsa per capire cosa sia successo e noto con stupore che la Spagna ha segnato e la signora Giosina urla e impreca contro tutto il popolo spagnolo.

Fuori non si muove una foglia e non tira un alito di vento.
Il gol della Spagna ha fatto ammutolire i pochi clienti presenti che,
per dimenticare il dispiacere del gol subito, cominciano a ordinare spritz e mojito
per affogare nel alcol la delusione.

Finisce la partita tra la delusione general dei clienti, della signora giosina e della amica
che continuano a sbraitare e insultare la Spagna e gli spagnoli
mentre l’unico contento è il signor Alfredo che ha riparato la macchinetta
sostituendo il motorino di avviamento.

Finisce la partita e ricomincio il mio giro tra i tavoli e tra la cucina per sistemare.
In un momento di pausa, vado fuori a tentare di prendere una boccata d’aria fresca e vedo Alfredo che mi indica una straniera seduta al tavolo da sola importunata
da tre stagionati playboy che cercano di fare conversazione con lei in Italiano ignorando
il fatto che lei non parli una parola sola della nostra lingua.

La straniera al tavolo è una ragazza ucraina capitata qui per caso e per farsi le vacanze.
Sta seduta al tavolo a bere vari mojito e a sorridere a tutti senza prestare troppo attenzione a quello che dicono i tre stagionati playboy.

Capisco la situazione e intavolo una conversazione base con la straniera
che dice di essere capitata qui perché è un borgo caratteristico,
perché si mangia bene e perché non è come in Lussemburgo dove vive
e dove piove 8 mesi su 4.

I tre stagionati palyboy dipendono da me e dalle mie traduzioni
su quello che dice la tipa tanto che mi offrono da bere e mi invitano a chiederle dove alloggia e se ha bisogno di un passaggio.

Dopo alcuni minuti di conversazione, ecco arrivare il prof. Anselmo abituale cliente del pub, che occupa due tavoli per tirare fuori delle carte della Sicilia e una cappetta piena di documenti risalenti al 1860 di un paesino dell’entroterra siciliano.

I tre playboy stagionati decidono che si è fatto tardi e devono rientrare a casa dalle proprie mogli. Prima di andare via, vogliono ringraziarmi e mi lasciano il loro contatto
dicendomi che ” Se mi serve un posto dove andare con la ragazza, abbiamo alcuni bellissimi B&B a pochi passi da qui”.

La ragazza ucraina viene abbordata dall’anziano prof. Anselmo che le parla in francese
e la invita a sedersi accanto per indicarle i migliori posti da visitare in Sicilia.
I due rimangono seduti al tavolo fino a chiusura.
Dopo aver chiuso e rientrato i tavoli, li vado seduti nelle panche del marciapiede accanto intenti a parlare di Flaubert e voltaire.

Mi avvicino a loro porgendo tre birre e li invito a proseguire la serata in spiaggia a osservare il mare.
una volta raggiunta la spiaggia ci spogliamo e ci buttiamo a mare a farci un bagno semi nudi. Sono le 4 del mattino, siamo da soli nella spiaggia e non abbiamo pensieri.
Ci godiamo il momento e sorseggiamo le nostre birre finché al prof. Anselmo viene l’idea di rubare una barca con remi e cercare di raggiungere le isole eolie.

Complice il nostro livello di pazzia e di ubriacatura, rubiamo una barca e la mettiamo in mare e cominciamo a remare in una direzione imprecisata verso il largo.

“Sarà che non avevo vogli di dormire” dico ai due
“O sarà per la sconfitta dell’Italia, ma avevo veramente bisogno di questa fuga
in mare con degli sconosciuti.
” Tutti noi abbiamo bisogno di staccare la spina e fare qualcosa di inusuale”
risponde il prof Anselmo
“Questo perché abbiamo troppe responsabilità e troppi carichi di lavoro”
il mare in bonaccia culla la nostra barca.
Dopo alcune remate sia già stanchi morti e i nostri desideri di avventurarci per mare
sono finiti prima del previsto. Intanto ci lasciamo cullare dal mare e dalla brezza marina.
Domani ci sarà una altra giornata calda da affrontare.

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