Storie strane

È una giornata calda e soleggiata.

La giornata non promette bene e neanche male.

Unico imprevisto, è fare la coda alle Poste per chiarimenti sulla SIM card smarrita  il cui costo mi viene addebitato, quasi ogni mese, sulla Postepay.

Faccio la fila e attendo di essere ricevuto dal direttore che, per qualche motivo, va via per circa mezz’ora dicendo che “andava a dare assistenza a un cliente”.

Al ritorno mi riceve dicendo che non ha capito il mio problema.

Spiego he si tratta della SIM card smarrita e allora lui allarga le braccia sconsolato dichiarando:

” allora, devi fare una denuncia di smarrimento alla polizia!”

“pure per la SIM card?” Rispondo stupito

” certo! Se no non possiamo procedere!”

Vado via dalle poste contrariato e mi dirigo verso la stazione di polizia. Li c’è il piantone della guardiola che esclama

” C’è un uomo nudo in piazza! Dobbiamo mandare una volante!”

“Ma io volevo soltanto parlare con un addetto per denunciare lo smarrimento della SIM card!’

“Allora prima porta a destra!”

E mi allontana con sgarbo ritornando al pazzo nudo in piazza.

Una volta dentro spiego la situazione ad un tizio che dice di essere il responsabile degli smarrimenti.

Spiego la situazione e lui mi guarda stupefatto dicendo

” Ma non c’è bisogno della denuncia! Faccia una autocertificazione!”

” Ma alle poste mi hanno detto che…”

“Alle poste non capiscono niente!”

Dichiara alterato andando via arrabbiato.

Intanto, nell’ ufficio apparentemente deserto, salta fuori dal nulla un altro poliziotto che mi invita ad entrare e ignorare quello che dice l’altro poliziotto che è andato via.

Si siede. Mi chiede le generalità. Poi mi chiede cosa devo denunciare

” Lo smarrimento della SIM card delle poste!”

” Ma perché, adesso le poste fanno le SIM card?”

Mi chiede sorpreso per la notizia

” Si, però, qui deve fare una autocertificazione!”

Risponde un altro poliziotto saltato fuori anche lui dal nulla.

“Scusate, ma io non ci capisco più nulla!”

Dichiaro abbastanza arrabbiato

“Devo andare alle Poste o fare autocertificazione?”

” Entrambi.”

Dice il poliziotto che non sapeva della SIM delle poste mobile.

“Beh, per questa volta il collega le fa la denuncia ma di fatto non è tenuto a farlo!”

Risponde il poliziotto che era saltato fuori dal nulla

“Se le poste vogliono la denuncia la facciamo! Anche se  non ha senso farla! Meno male che è venuto qui. Se fosse andato dai carabinieri la avrebbero cacciata via!”

Finisco di fare la denuncia e mi dirigo prontamente alle Poste dove rifaccio il turno.

Mostro la denuncia all’addetto al banco che mi chiede pazienza per fare la procedura.

La signora addetta al banco sta per raccapezzarsi su quale procedura fare chiedendo al collega, quando ecco che le arriva una chiamata del collega che le dice al telefono:
” stanno facendo lavori sotto la tua macchina!”

La signora esce di corsa lasciandomi In attesa.

  Ritorna dopo venti minuti dicendo

” dovevo spostare la mia macchina dato che stavano facendo dei lavori “Sopra” la mia macchina e non “Sotto”.

La signora ora riprende la procedura ma chiede ogni 3 minuti al collega se il formulario giusto quello che sta compilando.

Finalmente, dopo circa mezz’ora, la signora riesce a fare la denuncia e mi consegna il foglio compilato.


Mi rendo conto che il formulario è sbagliato in quanto indica “smarrimento telefono smartphone” e non “denuncia per smarrimento sim card”.
Con infinita pazienza, faccio notare l’errore alla signora che mi dice indispettita:
“Guardi che c’è gente che deve fare altre operazioni, non blocchi la fila e lasci passare.”
Fortunatamente, il collega della signora ha capito che sto per impazzire e prendere a pugni e calci chiunque mi si pari davanti, in un moto di pietà mi fa “accomodare” davanti la sua postazione.

Dopo alcuni accorgimenti, l’addetto allo sportello mi informa che la procedura è molto semplice e basta chiamare il contact center e digitare prima 1 e poi 2 e farsi guidare dalla voce registrata.

Appena fuori dall’ufficio postale, procedo a fare la procedura consigliata
e mi scarico un modulo che compilo, firmo, scansiono, acquisisco e invio nuovamente per email a tempo record dato che mi sono barricato dentro l’ufficio del direttore delle poste urlando e sbraitando come un pazzo.

Quasi subito, ricevo una notifica di invio email errato a una email inesistente.

A questo punto mi alzo e saluto il direttore calorosamente dicendogli:
“Grazie della pazienza e dell’aiuto che mi ha dato, le auguro una buona giornata!”

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